Da qualche tempo hai la sensazione che il sistema gestionale non sia più in grado di accompagnare la crescita della tua azienda?
Ti vengono i “sudori freddi” ogni volta che si prospetta la necessità di sviluppare una nuova funzionalità?
Senti di essere vicino al collasso del sistema ma non sai spiegarti il perché né quando questo accadrà?
Ora fai un bel respiro e siediti comodo.
In questo post ti aiuterò a capire se quello che ti ronza per la testa sia solo una brutta sensazione oppure un campanello d’allarme che deve metterti in allerta.
Oggi ti parlerò dei 10 segnali che possono aiutarti a capire quando e’ arrivato il momento di migrare dal vecchio gestionale ad un nuovo ERP.
1. L’azienda sta riscontrando un trend positivo di crescita
Crescere e’ bello, sano e decisamente entusiasmante! Tuttavia, inebriato dall’euforia del momento, potresti sottovalutare alcuni aspetti organizzativi legati alla crescita.
In particolare crescere vuol dire moltiplicare il numero degli eventi da gestire, e’ una questione di scala.
Se ieri la tua organizzazione era tarata per gestire 50 fatture al giorno, crescendo potrebbe trovarsi rapidamente a doverne gestire 100 o addirittura 1.000.
Un sistema gestionale poco efficiente e poco integrato comporta grosse perdite di tempo perché richiede interventi correttivi ad ogni fase di avanzamento dei processi e la ripetizione di molte attività.
Mi spiego meglio con un esempio.
Ornella dell’ufficio acquisti emette un ordine di acquisto contenente un certo numero di articoli. All’arrivo della merce Giovanni il magazziniere ricarica a sistema gli stessi articoli. In amministrazione Massimiliano accoppia i documenti (ddt e fattura) ed effettua la registrazione in prima nota. Risultato: tre persone diverse hanno fatto per tre volte la stessa attività, perdendo ognuno del tempo e moltiplicando per 3 la possibilità di errore.
Pensa quanto sarebbe bello se, facendo le cose bene fin dall’inizio, Ornella degli acquisti caricasse l’ordine completo di tutte le informazioni essenziali.
All’arrivo della merce Giovanni dovrebbe semplicemente richiamare l’ordine e confermare o correggere le quantità, una volta riscontrato che lo stesso coincide con quanto effettivamente arrivato.
Massimiliano dell’amministrazione, dal canto suo, potrebbe riprendere il lavoro fatto da Giovanni e verificare la corrispondenza tra ddt e fattura, validare le attività a monte del processo di Ornella e Giovanni , quindi predisporre il pagamento.
Forse potresti gestire la crescita facendo le stesse attività una sola volta in modo più rapido? Cosi’ Ornella Giovanni e Massimiliano potranno essere più efficienti, evitando di fare tutti la stessa attività per tre volte.
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2. In azienda proliferano sistemi informativi paralleli a quello ufficiale
“Il sistema informativo aziendale (SIA) è l’insieme degli obiettivi, delle infrastrutture, delle procedure organizzative, delle risorse umane finalizzati alla gestione delle informazioni prodotte, utilizzate e condivise da un’azienda durante l’esecuzione dei processi aziendali”.
In questo paragrafo introduttivo, tratto da Wikipedia, “condivise” e’ la parola chiave.
Ti e’ mai capitato di dover fare il giro di tutta l’azienda prima di ritrovare un documento importante? Si perché puoi essere in possesso della migliore informazione ma se questa non e’ condivisa, se non diventa patrimonio dell’azienda l’informazione e’ un’informazione persa!
Nei casi peggiori sono proprio le informazioni più importanti ad essere tagliate fuori dal sistema informativo ufficiale dell’azienda.
Antonio assume Cristian, un nuovo responsabile ricerca e sviluppo prodotti, molto esperto in prodotti per gelateria… E in fogli excel. Con questa operazione Antonio e’ convinto di aver acquisito un nuovo importante know-how, tuttavia non presidia in modo sistematico le informazioni in uscita dal processo di ricerca e sviluppo. E così, dopo qualche anno di lavoro in azienda, il neo assunto Cristian riceve una proposta più allettante da un’azienda concorrente e porta via con sé i suoi bei fogli excel insieme ai risultati del lavoro fatto in azienda, lasciando Antonio con un palmo di naso.
Sicuramente non sarà il tuo caso perché’ sei un imprenditore attento e responsabile, ma ti assicuro che mi e’ capitato più volte di assistere ad una situazione così paradossale in azienda.
Pensa quanto sarebbe bello se tutte le informazioni importanti dell’azienda avessero un contenitore comune e fossero facilmente accessibili con specifici livelli di autorizzazione.
Cristian avrebbe in questo caso gestito a sistema le distinte base dei nuovi prodotti rendendole disponibili all’MRP per la programmazione della produzione e l’azienda avrebbe capitalizzato il valore del lavoro di ricerca e sviluppo.
Forse potresti potenziare il sistema informativo ufficiale e fare in modo che le informazioni importanti diventino patrimonio dell’azienda? Cosi’ sarà Cristian a restare con un palmo di naso!
3. I reparti dell’azienda sono scollegati e parlano ognuno la propria lingua
Ti e’ mai capitato di arrivare in azienda ed assistere ad una discussione tra Mario del commerciale, Laura della produzione e Giovanni del magazzino?
Ognuno sostiene di avere ragione e scarica la responsabilità dell’inefficienza sui reparti a monte o a valle del processo.
Il risultato e’ che si spendono ore ed ore in inutili discussioni alla ricerca di presunte responsabilità, generando diffidenza tra le varie aree aziendali e malcontento tra le persone.
Ma l’effetto più grave e’ che a fare le spese di tutti questi contrasti interni spesso sono i clienti e quindi l’azienda che perde credibilità e vede progressivamente diminuire il proprio potere nelle trattative commerciali.
Il fatto buffo e’ che probabilmente Mario, Laura e Giovanni hanno fatto tutti del loro meglio per gestire la situazione in modo tempestivo. Tuttavia parlando ognuno la propria lingua non riescono a trovare un linguaggio comune che consenta loro di coordinare in modo armonico il flusso delle informazioni.
Mario trasmette velocemente l’ordine in modo da poterlo evadere nei tempi concordati col cliente. Tuttavia non ha alcuna visibilità sulla disponibilità alla data dei prodotti. Allo stesso modo Laura fa molta fatica a programmare la produzione e si ritrova spesso a rincorrere gli eventi anziché anticiparli. Giovanni del magazzino deve gestire troppe variabili che non sempre si incastrano alla perfezione: la disponibilità dei prodotti, le date di consegna, i giri settimanali dei vettori, le consegne tassative, gli orari di scarico e, da ultimo, i cambi improvvisi di programma rispetto a quanto pianificato.
In questo contesto un buon sistema MRP si può interporre tra i reparti facendo da traduttore dei diversi dialetti e consentendo la comunicazione univoca e fluida delle informazioni.
Mario potrebbe trasmettere gli ordini avendo visibilità della disponibilità della merce. Laura avrebbe tutte le informazioni per poter pianificare nei tempi la produzione. Giovanni potrebbe contare su uno strumento in grado di gestire in modo razionale le enne variabili in gioco.
Tutto questo genera maggiore efficienza nella gestione dei processi interni e di riflesso clienti soddisfatti e fidelizzati.
Forse potresti far collaborare meglio i diversi reparti dell’azienda sviluppando un linguaggio condiviso e facendo convergere sull’ERP tutte le informazioni rilevanti? Cosi’ Mario Laura e Giovanni potranno riprendere a collaborare anziché competere sviluppando un atteggiamento più attento al cliente.
4. La produzione si blocca perché manca un ingrediente importante
E’ lunedì mattina. Laura, responsabile di produzione, si prepara a bere il primo caffè della giornata dopo aver distribuito il piano di lavoro ai reparti.
Dopo aver sbrigato le solite incombenze si avvicina al distributore per concedersi il primo caffè della giornata, quando all’improvviso il suo telefono inizia a squillare.
Roberto, il capo reparto, la informa di non poter procedere con la lavorazione pianificata perché l’amido sta per terminare. Trattandosi di un componente fondamentale per la produzione del preparato per dessert, Laura è costretta a stravolgere il piano di lavoro e a far riattrezzare le macchine per la lavorazione successiva.
Chissà quante volte ti sarà capitata una situazione di questo tipo. E quante volte ancora accadrà se non hai ancora acquisito uno strumento che ti aiuta a pianificare gli acquisti in funzione della domanda.
Questo strumento magico si chiama MRP, Material Requirements Planning (letteralmente pianificazione dei fabbisogni di materiali). Wikipedia lo descrive come “una tecnica che calcola i fabbisogni netti dei materiali e pianifica gli ordini di produzione e di acquisto, tenendo conto della domanda del mercato, della distinta base, dei lead time di produzione e di acquisto e delle giacenze dei magazzini”.
l’MPR e’ in grado di consigliarti esattamente cosa produrre e acquistare e quando iniziare a produrlo o ad ordinarlo per essere in grado di rispettare i tempi di consegna.
Ovviamente dovrai insegnare all’MRP come comportarsi, magari definendo un piano di produzione MPS, Master Production Schedule (letteralmente piano principale di produzione). L’MPS e’ un tabellone che contiene le quantità dei prodotti finiti da produrre suddivisi per periodo: il fabbisogno annuale viene solitamente segmentato per mese o settimana lavorativa. Il piano si costruisce a partire dai dati storici di vendita e può essere affinato tenendo conto di stagionalità, iniziative promozionali e attività commerciali in genere in grado di incidere sulla domanda dei prodotti finiti.
Il nostro MRP svilupperà automaticamente la distinta base di tutti i prodotti contenuti nel tabellone MPS proponendo il rilascio di un certo numero di ordini di produzione e l’invio di altrettanti ordini di acquisto. Quindi il sistema anticipa gli eventi, anziché rincorrerli, tenendo conto dei tempi di produzione e di approvvigionamento, in funzione delle date di consegna.
Forse potresti migliorare le politiche di acquisto e rendere più fluidi i processi produttivi senza appesantire il magazzino? Cosi’ Laura potrà finalmente gustare il suo caffè.
5. L’azienda vuole aprirsi al web per collaborare con Agenti, Clienti e Fornitori
Luigina e Poldo dell’ufficio commerciale un tempo erano contenti del proprio lavoro. Si prodigavano per sviluppare le vendite con un reale interesse verso le esigenze dei clienti, dedicando molto tempo allo sviluppo della relazione.
Tuttavia, da quando l’azienda ha cominciato a crescere a due cifre, l’attività’ di Poldo e Luigina si è ridotta ad un compito meccanico e ripetitivo di data entry.
Con il moltiplicarsi del numero degli eventi i nostri fedelissimi commerciali si sono trovati in affanno nel gestire il processo di acquisizione degli ordini e trascorrono l’intera giornata a digitare codici e quantità’ sulle tastiere dei loro PC.
Proprio nel momento in cui le cose iniziano a girare nel migliore dei modi, quando vorresti spingere al massimo sull’acceleratore, i commerciali manifestano malcontento e scarsa motivazione.
Sembra uno scenario improbabile ma accade molto più spesso di quanto tu possa immaginare.
L’esigenza di aprirsi al web nasce spesso per voler sgravare i commerciali dalle attività’ time-wasting a scarso valore aggiunto e per di ri-focalizzare tutta l’attenzione sulla vendita.
L’adozione di un portale eCommerce aiuta a liberare tempo prezioso da dedicare alle attività di sviluppo della relazione con i clienti: in definitiva ad avere più tempo per mettere in atto le strategie di vendita e per aumentare il fatturato.
Inoltre responsabilizza gli agenti sul rispetto di regole e procedure, rende più veloce e precisa la trasmissione degli ordini e consente la condivisione in tempo reale delle informazioni: cataloghi elettronici, documenti, scadenzari, statistiche.
Anche la qualità della relazione con clienti e fornitori può migliorare grazie all’uso di un portale aziendale. Magari cominciando con la semplice condivisione di documenti per passare gradualmente ad un grado di coinvolgimento sempre maggiore.
Forse potresti automatizzare il processo di acquisizione degli ordini con un portale e-commerce B2B integrato con l’ERP? Così Poldo e Luigina potranno ritrovare la giusta motivazione per tornare a sviluppare le vendite.
6. L’azienda non è più in grado di gestire la documentazione commerciale e tecnica di prodotto
Ti piacerebbe avere a disposizione del personale che gestisca a tempo pieno tutta la documentazione di prodotto? Schede commerciali, ricettari, etichette e certificati di conformità sono spesso un grosso grattacapo per le PMI del settore alimentare.
Come avrai avuto modo di sperimentare le diverse aree dell’azienda, il commerciale, la qualità, la ricerca e sviluppo si rimbalzano la responsabilità della generazione e dell’aggiornamento di questi importanti documenti, generando di fatto una situazione di grossa confusione.
Spesso per mancanza di tempo può accadere che non vi sia perfetta concordanza tra le informazioni riportate in etichette e quelle riportate nei certificati di conformità, con conseguenze devastanti in termini di credibilità e affidabilità.
Per non parlare poi delle problematiche derivanti dalla gestione multilingua e dalla necessità di coinvolgere interlocutori esterni nelle attività di questo processo così estremamente delicato (ad esempio uno studio grafico per la progettazione delle etichette prodotto o un consulente esterno che si occupa di traduzioni, o ancora peggio una web agency che deve provvedere alla manutenzione del sito web).
Pensi di poter garantire che tutte le informazioni commerciali e tecniche siano perfettamente allineate all’ultima versione e coerenti nell’ambito dei diversi documenti in cui appaiono?
Ad esempio la lista ingredienti dell’etichetta e’ in linea con la lista ingredienti del certificato di conformità, della scheda commerciale e della pagina del sito web? Ma soprattutto chi dovrebbe occuparsi della manutenzione di queste informazioni e quali strumenti la tua azienda mette a disposizione del personale per poter presidiare questo processo in modo puntuale e senza perdite di tempo?
Probabilmente, dopo un primo moto di rabbia nei confronti di Mario, Giuditta e Antonio, da imprenditore coscienzioso ti sarai dato una risposta e sarai già in cerca di una soluzione.
La buona notizia è che con un moderno sistema ERP dotato di un buon motore di reportistica la soluzione c’è ed è già stata implementata con successo all’interno di aziende alimentari che avevano il tuo stesso problema.
Il principio sta nel costruire un unico repository contenente tutti questi dati, intimamente integrato con l’erp e di estrarre di volta in volta le informazioni necessarie ad alimentare i diversi report: schede prodotto, certificati di conformità, etichette.
Questo approccio consente di centralizzare, unificare e razionalizzare la manutenzione dei dati, generando recuperi di efficienza che si traducono in un risparmio reale di oltre il 50% del tempo. Senza parlare dei benefici derivanti dall’affidabilità delle informazioni.
Forse potresti snellire la gestione della documentazione tecnica di prodotto migliorando puntualità ed efficienza? Cosi’ Maro Giuditta e Antonio potranno tornare a concentrarsi sulle proprie attività.
7. L’aggiornamento dei Listini di vendita richiede settimane di lavoro manuale
Stai partendo per la più importante fiera di settore ma non puoi portare con te il listino perché Antonio ha bisogno di altri 3 giorni per completare il lavoro di aggiornamento?
Forse Antonio non sarà furbo come una volpe ma la necessità di produrre aggiornamenti dei listini in tempi ristretti non si sposa con l’elaborazione manuale delle informazioni che richiede invece estenuanti settimane di lavoro.
Per di più facendo attività di trascrizione, copia e incolla, la possibilità di errore e’ sempre dietro l’angolo.
Cercando di capire i motivi dei soliti ritardi avrai certamente notato che Antonio deve affrontare una serie di problematiche piuttosto complesse ogni volta che si presenta la necessità di aggiornare i listini:
- Definizione dei costi
- Definizione dei prezzi
- Classificazione dei prodotti per categoria
- Ordinamento categorie/articoli
- Generazione di un indice
- Gestione delle immagini
- Impaginazione
- Versioni in lingua
Lo scenario peggiora ulteriormente se si lavora senza seguire una procedura ben definita, con la conseguenza di dover fare frequenti correzioni o ripetere alcune fasi del lavoro, dilatando ulteriormente i tempi.
Di solito si inizia a gestire i listini appoggiandosi ai più comuni strumenti di office automation: word, excel, libreoffice. Gli utenti più evoluti si spingono a realizzare complessi sistemi di reportistica con Access, importando o collegando tabelle del gestionale e realizzando filtri ordinamenti e calcoli.
Queste soluzioni, seppur valide nel breve periodo, iniziano a mostrare evidenti segni di inadeguatezza al crescere dei volumi di vendita e della complessità delle problematiche da gestire in tempi sempre più ristretti. Inoltre diventano spesso sistemi informativi privati, non condivisi e paralleli al sistema ufficiale.
Esistono diverse soluzioni integrate all’ERP che permettono di risolvere brillantemente i problemi appena elencati.
Cercherò ora di fare una sintesi, fornendo il quadro di una possibile procedura standard di aggiornamento listini.
Calcolo dei costi alla data: il sistema calcola il costo dei prodotti sviluppando la distinta base ai vari livelli e fornendo un costo grezzo di produzione.
Applicazione di altre componenti di costo: costi generali, costi di trasporto, provvigioni e definizione di un costo totale di prodotto.
Applicazione di un mark-up al costo totale di prodotto e definizione di un prezzo di vendita.
Revisione dei prezzi ottenuti mediante controllo manuale o attraverso procedure automatiche (ad es. il delta prezzo tra anno attuale e anno precedente di una determinata categoria di prodotto non può essere superiore al 7%; il prezzo per Kg del prodotto in confezione da 15 Kg deve essere uguale al prezzo per Kg dello stesso prodotto venduto in confezioni da 30 Kg +5 centesimi/Kg).
Stampa bozza listino nelle varie lingue.
Controllo e validazione del Direttore Commerciale.
Stampa definitiva e pubblicazione del listino sul repository aziendale.
Invio dei listini ai Clienti in base ai diversi criteri di assegnazione con opportuno preavviso.
Applicazione automatica dei nuovi listini alla data di entrata in vigore.
Forse potresti migliorare l’attività di aggiornamento dei listini adottando strumenti integrati al sistema ERP e un flusso procedurale ben definito? Cosi’ Antonio potrà aggiornare tutti i listini con un click, rispettando le date di pubblicazione.
8. Non riesci a redigere un rendiconto contabile mensile
Sei nel pieno di una turbolenza dei mercati e non sai che strategia attuare perché ti mancano informazioni aggiornate sull’andamento economico-finanziario della tua azienda?
Vieni a conoscenza dell’esito della gestione soltanto alla presentazione del bilancio ufficiale?
Forse e’ un po’ troppo tardi per prendere decisioni informate ed avviare azioni correttive.
Ma perché in contabilità, pur lavorando fino a tarda sera, Massimiliano, Renata e Giulio non riescono a tenere aggiornate le scritture e a generare un rendiconto mensile?
Come mai gli operatori sono sempre in ritardo nelle registrazioni e sembrano essere schiacciati dalle scadenze fiscali?
Se non sei sotto di organico e’ evidente che ti trovi di fronte ad un problema di produttività del personale o di non ottimale organizzazione del lavoro.
Nello specifico quattro sembrano essere le aree su cui l’azione combinata di ridisegno dei processi, unita all’introduzione di un moderno ERP, può produrre i risultati più significativi:
- gestione cespiti
- gestione provvigioni
- riconciliazione bancaria
- integrazione ciclo acquisti
La gestione dei cespiti integrata nell’ERP consente recuperi di efficienza prossimi al 50% in quanto interessa sia l’area delle registrazioni, sia l’area della predisposizione del rendiconto.
I beni vengono iscritti a cespite già al momento della registrazione della fattura di acquisto, generando un flusso automatico di calcoli e la definizione dei valori da iscrivere a bilancio con un click.
La gestione delle provvigioni spesso si limita al calcolo ed alla stampa dell’estratto conto. Un moderno ERP consente invece di gestire il processo fino alla fase di liquidazione, generando significativi risparmi di tempo e migliorando notevolmente la precisione delle informazioni.
La riconciliazione bancaria è la verifica della corrispondenza tra il saldo del conto di contabilità generale che accoglie i movimenti del conto corrente bancario e l’estratto dello stesso conto emesso dalla banca.
Al posto della verifica manuale un moderno ERP e’ in grado di acquisire l’estratto conto in formato elettronico e proporre automaticamente i movimenti di riconciliazione che l’utente deve semplicemente validare o correggere.
L’integrazione col ciclo acquisti consiste invece nella ripresa delle informazioni dagli ordini di acquisto e nella proposta automatica delle scritture contabili; questa procedura permette di procedere per validazione/modifica delle fasi precedenti del processo, evitando di reinserire a mano i dati in prima nota.
Forse potresti organizzarti per redigere un rendiconto mensile utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dai moderni ERP? Cosi’ potrai prendere decisioni più informate ed avviare azioni correttive realmente efficaci.
9. Spendi molto tempo per fornire dati al sistema ma questo non ti restituisce informazioni a portata di click
Luigina del commerciale fa del suo meglio per cercare di nutrire il sistema di tutte le informazioni rilevanti.
Aggiorna con cura le anagrafiche, traccia ogni attività sul CRM e si dedica con molta attenzione alla manutenzione del documentale.
Tuttavia ogni volta che per un qualche motivo ha bisogno di un’informazione e’ costretta a fare diverse ricerche prima di riuscire a ricostruire con chiarezza il quadro, temendo oltretutto di sbagliare.
Ogni giorno per poter mettere in atto il proprio piano di telemarketing e’ costretta a reperire una serie di informazioni interrogando cinque diverse aree del sistema:
La lista dei clienti da contattare
Le partite aperte
La situazione contabile e i giorni di ritardo dei pagamenti
Le attività del CRM
Le statistiche per articolo di confronto tra anno attuale e anno precedente
Come puoi immaginare ripetere questa “caccia al tesoro delle informazioni” ogni giorno per ogni cliente da contattare può diventare un’attività decisamente dispendiosa e di scarsa efficacia in quanto il tempo che Luigina potrebbe dedicare alla trattativa commerciale viene speso per reperire le informazioni di cui ha bisogno.
Pensa quanto potrebbe migliorare l’efficacia delle azioni di telemarketing se Luigina avesse a disposizione un cruscotto diviso in sezioni con tutte le informazioni rilevanti sempre a portata di click.
Alcuni moderni sistemi ERP consentono di realizzare cruscotti dinamici e interattivi senza scomodare complesse soluzioni di business intelligence.
Dinamici perché le informazioni in essi contenute si aggiornano automaticamente mano a mano che vengono effettuate nuove transazioni.
Interattivi perché oltre a permettere la visualizzazione delle informazioni consentono anche di immettere e manutenere dati, semplificando di molto l’operatività degli utenti.
Forse potresti smetterla di perdere tempo in lunghe indagini alla ricerca di informazioni preziose e demandare al sistema il compito di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno con un semplice click? Così Luigina tornerà a concentrarsi sull’analisi dei dati e sulla proposta di soluzioni tagliate sulle esigenze dei clienti.
10. Hai sempre la sensazione di subire gli eventi anziché anticiparli, o come dicono gli esperti, il tuo sistema manca di proattività
Ma cosa vuol dire esattamente la parola proattivita’? E come un sistema ERP può aiutarti ad anticipare gli eventi e a far accadere le cose?
Luigina arriva in ufficio di buon’ora e accende il suo PC. Ecco che dalla mail spuntano i soliti messaggi del vettore che informa sull’impossibilità’ di effettuare la consegna.
Perché? Perché allo scarico non si sono trovati i soldi per regolare la fattura.
Ma come: hai concordato un pagamento contanti alla consegna e il cliente al momento dello scarico non ha i soldi per pagare? Magari il tuo cliente ci sta provando o forse, non essendo stato informato in tempo, non ha realmente avuto modo di organizzarsi.
Quindi accade che ogni giorno Luigina dedica almeno 3 ore del suo tempo a gestire problematiche di consegna anziché dedicarsi alle vendite.
Pensa come cambierebbe lo scenario se, contestualmente alla stampa del documento accompagnatorio, il sistema potesse inviare al cliente un SMS o una mail per informarlo dell’imminente consegna e dell’importo da saldare allo scarico.
Questo e’ un bell’esempio di proattivita’: hai anticipato l’evento “scarico merce con contanti alla consegna”, orientando il Cliente a tenere un comportamento corretto come da accordi. Inoltre, avendolo informato per tempo, il cliente non potrà accampare nessuna scusa reale o presunta al momento della consegna.
Ovviamente non troverai un sistema in cui siano state previste tutte le azioni di proattivita’ di cui la tua azienda ha bisogno.
Ma nella scelta dell’ERP ti consiglio di valutare con estrema attenzione la presenza di un potente motore per la schedulazione dei lavori che ti sarà sicuramente utile per realizzare tutti i tuoi automatismi.
Forse potresti iniziare ad anticipare gli eventi anziché subirli? E sgravare Luigina dalla gestione di una problematica a zero valore aggiunto che assorbe buona parte della sua giornata lavorativa.
Certo che se la “scelta innovativa” e’ un programma di 15 (Q.U.I.N.D.I.C.I.) anni fa… c’e’ qualcosa di sostanzialmente sbagliato!!!
Ciao Fausto,
ti ringrazo per il commento: e’ sempre bello potersi confrontare in maniera critica e costruttiva.
Questo articolo ha l’obiettivo di aiutare imprenditori e tecnici a capire quando e’ arrivato il momento di migrare dal vecchio gestionale ad un nuovo ERP, imparando a leggere alcuni segnali tipici del cambiamento organizzativo aziendale.
Mi piacerebbe capire a quale programma di 15 anni fa ti riferisci: non ho citato alcun prodotto specifico in questo post.
Credo poi di non aver colto il significato della tua osservazione: “qualcosa di sostanzialmente sbagliato”.
Ti sarei grato se potessi aiutarci a comprendere meglio il tuo punto di vista.
Una buona serata!
Gianni
Ciao Gianni leggendo sotto al titolo Progetto Panthera ERP davo per scontato che il programma in questione era quello (che appunto è un programma vecchio di 15 anni), se ho sbagliato correggimi.
Il significato della mia osservazione è che oggi adottare un sistema obsoleto come un gestionale o un Erp è assurdo!!
Per definizione sono programmi che fanno tutto, ma che non eccellono in niente. L’unico vantaggio che hanno è la centralità delle informazioni. Mi sembra molto leggera come motivazione.
Conosco realtà che adottano un pacchetto verticale per ogni settore dell’azienda e che lavorano interconnessi fra loro. Le informazioni non sono centrallizzate? Non importa, il vantaggio che hai nell’usare un programma specialistio è così grande che il resto passa di secondo piano.
Un Erp è un programma che fa andare l’azienda alla velocità del settore più lento. Non un grande vantaggio insomma.
Ciao Fausto,
dato che conosco molto bene Panthera interpreto i 15 anni come ricchezza funzionale e di esperienza sul parco installato.
La scelta tecnologica fatta a suo tempo è stata lungimirante: francamente non conosco altri applicativi WEB nativi multipiattaforma (AS400, Windows, Linux) e multidatabase che possano vantare la stessa completezza e flessibilità.
Non sono d’accordo sul fatto di considerare i sistemi Erp obsoleti. Anzi, molte piccole e medie aziende italiane non riescono ad andare alla velocità che vorrebbero proprio per la mancanza di un sistema centrtalizzato in grado di ottimizare i flussi fisici e informativi. La centralità delle informazioni e la velocità di accesso a queste ultime è il vero punto di forza dei sistemi ERP.
Il fatto poi che gli ERP “non eccellano in niente” mi pare una conclusione un po’ affrettata.
Dato che conosci “realtà che adottano un pacchetto verticale per ogni settore dell’azienda e che lavorano interconnessi fra loro” mi piacerebbe capire come hanno fatto ad integrare tutti gli applicativi e quale sforzo finanziario e umano stanno sostenendo per tenerli allineati.
Personalmente preferisco soluzioni complete anche se non “best of breed”, ma credo che ci sia sempre qualcosa da imparare dall’esperienza altrui! ?
Ciao Gianni concordo con il tuo pensiero. Specialmente nel caso di PMI o aziende ancora più piccole è strategicamente fondamentale avere un unico applicativo gestionale che possa gestire i vari reparti.
Nel caso di Panthera posso confermare per esperienza personale che il sistema è completo e gestisce dalla Vendita fino alla Fatturazione passando per la Produzione, la Logistica e la Reportistica.
Avere tanti sistemi verticali effettivamente ha un costo in termini di Integrazioni che non sempre vengono implementate correttamente ed inoltre aziende con target economico minore non possono di sicuro permettersi.
Quindi la scelta dipendo molto dalla realtà in cui ci si trova e non può essere generica e valida per tutti.
Grazie per il commento Davide.
Il tema dell’approccio integrato vs best of breed è sempre aperto.
Ritengo che ogni scelta vada valutata in funzione degli obiettivi e di una analisi attenta al rapporto costi/benefici.
In ogni caso continuo a credere fortemente nel valore dell’integrazione, specie quando si tratta di applicativi Mission critical come gli ERP.