L’organizzazione aziendale della tua impresa si ispira ad un modello organizzativo funzionale o per processi? Oppure contiene elementi di entrambi gli approcci?
Sei pienamente soddisfatto dei risultati che riesci ad ottenere? E del clima che si respira quotidianamente in in azienda?
Si perché l’organizzazione aziendale ha un forte impatto sui risultati reddituali cosi come sul clima aziendale che si instaura tra le persone.
I modelli organizzativi all’interno delle aziende si sono evoluti ed hanno subito nel tempo diverse trasformazioni: il ciclo di vita dell’organizzazione aziendale descrive questo processo di evoluzione e queste trasformazioni lungo l’asse del tempo.
Più un’azienda e’ evoluta dal punti di vista della cultura organizzativa più avrà sperimentato, consolidato ed affinato il proprio modello di organizzazione.
Per semplificare possiamo schematizzare i modelli organizzativi aziendali tradizionali in cinque grandi macro-categorie:
- I modelli per Funzioni
- I modelli Divisionali
- I modelli per Processi
- I modelli per Area Geografica / Canale di vendita / Progetto
- I modelli a Matrice
Fonte: Franco Fontana – Il sistema organizzativo aziendale – Franco Angeli
Caratteristiche dei modelli organizzativi tradizionali
Tutti i modelli organizzativi aziendali si basano sul “principio della divisione”.
Mi spiego meglio, nei modelli tradizionali la complessità aziendale viene semplificata, dividendo l’azienda in sottoinsiemi omogenei:
- le Funzioni
- le Divisioni (appunto)
- i Processi
- le Aree geografiche / I Canali di vendita / I Progetti
- oppure una combinazione degli elementi appena elencati, i modelli a matrice
Questo perché la gestione e il controllo di un’azienda nella sua complessità comporta il monitoraggio di moltissime variabili.
Di qui la tendenza a dividere appunto l’azienda in sottoinsiemi meno complessi, più facili da gestire, monitorare e controllare.
Questi modelli organizzativi, estremamente efficaci in condizioni di mercato “stabili”, hanno iniziato a mostrare qualche segno di inadeguatezza quando la complessità dei mercati si e’ combinata alla velocità con la quale questi interagiscono tra loro.
I ritmi frenetici dell’evoluzione tecnologica hanno sgretolato le fondamenta dei modelli organizzativi tradizionali perché questi ultimi non sono stati in grado di reggerne la pressione.
Limiti dei modelli organizzativi tradizionali
Proprio perché basati sul concetto della divisione i modelli organizzativi tradizionali hanno manifestato nel tempo una serie di controindicazioni:
- conflittualità
- obiettivi divergenti
- miopia strategica
Se un certo livello di conflitti, di divergenza di obiettivi e di visione strategica corta potevano essere considerati fisiologici in una normale condizione di mercato, la velocità con cui ci si muove oggi e con cui si deve reagire alle mutazioni del contesto competitivo ha portato all’esasperazione di queste problematiche, mettendo seriamente in discussione l’efficacia dei modelli organizzativi tradizionali.
La conflittualità che viene a crearsi tra responsabili di funzione, divisione, processo, finisce per avvelenare il clima aziendale, con effetti negativi sulla produttività e sul servizio al cliente, senza considerare i risvolti sulla qualità della vita, la serenità e l’entusiasmo dei membri del team aziendale.
Quando ognuno cerca di “tirare l’acqua al suo mulino” si perde il focus sugli obiettivi strategici aziendali. Il perseguimento di obiettivi divergenti determina uno scarso livello di efficacia e un grandissimo dispendio di energia che si traduce anche in un drammatico calo del livello di efficienza.
Per miopia strategica mi riferisco invece a quel fenomeno per cui si focalizza l’attenzione sugli obiettivi di breve e brevissimo periodo, perdendo di vista la visione strategica globale. Le attività che svolgiamo quotidianamente all’interno delle ns organizzazioni possono condurre, passo dopo passo, alla realizzazione del disegno strategico generale, oppure soddisfare la necessita del momento, il capriccio del cliente, le manie di protagonismo di un responsabile di funzione.
Cos’è l’Azienda Olistica
Prima ancora di caratterizzarsi come un modello organizzativo, l’Azienda Olistica e’ un nuovo modo, un approccio più umano alla visione e alla vita dell’azienda, che riporta al centro dell’attenzione l’importanza delle persone.
E’ un approccio che cerca di risolvere i problemi della conflittualità, degli obiettivi divergenti e della miopia strategica, attraverso il superamento delle divisioni, considerando l’azienda come un’entità
- mono-funzione
- mono-divisione
- mono-processo
in cui ogni individuo e’ chiamato a svolgere il proprio compito, collaborando in modo sinergico e armonico piuttosto che ponendosi in competizione con gli altri.
Per superare i limiti dei modelli organizzativi tradizionali e’ necessario passare dal concetto del dividere (separare, allontanare) al concetto del con-dividere (avere in comune, avvicinare).
E questo concetto non deve tanto diventare uno “slogan da consulente creativo” per imbellettare i documenti ufficiali, quanto permeare nel profondo la cultura aziendale ed ispirare le interazioni quotidiane degli individui.
Come il modello dell’azienda olistica decreterà la fine dei modelli organizzativi tradizionali
Abbiamo visto come nei moderni contesti di mercato i modelli organizzativi tradizionali abbiano generato delle pesanti controindicazioni:
- conflittualità
- obiettivi divergenti
- miopia strategica
Vediamo ora insieme come il moderno approccio dell’azienda olistica possa contribuire alla risoluzione di queste problematiche, migliorando nel contempo il clima aziendale e la qualità della vita delle persone.
L’azienda olistica oltre la conflittualità
Spesso la tendenza a dividere nasconde la convinzione di poter gestire e governare al meglio un fenomeno, segmentandolo appunto in parti più piccole; qualcuno non a caso sosteneva la teoria del “divide et impera”. Questo concetto, seppure applicabile con successo alla risoluzione di problematiche complesse, declinato nella gestione dell’organizzazione aziendale comporta, come abbiamo visto, un prezzo troppo alto da pagare.
Se eliminiamo le divisioni, riunendo le parti (funzioni, divisioni, processi), facciamo venire meno il motivo stesso del conflitto.
Adottare un approccio olistico in azienda aiuta a superare i conflitti aumentando il senso di appartenenza, facilitando la comunicazione tra gli individui e stimolando la ricerca di soluzioni creative.
L’azienda olistica oltre gli obiettivi divergenti
Quando tutti corrono in modo affannoso e disordinato, ognuno in una direzione diversa, si genera un grosso dispendio di energia. E spesso nella ressa, ci si spintona e ci si calpesta a vicenda. Ciascuno deve fare un’enorme fatica per cercare di arrivare verso la meta prefissata.
Se invece tutti si muovono verso il raggiungimento di un obiettivo comune le divergenze si fanno più sfumate, l’energia del gruppo si canalizza, ed ogni azione riesce a raggiungere il massimo livello di efficacia.
L’azienda olistica oltre la miopia strategica
L’approccio olistico alla visione dell’organizzazione aziendale spinge tutti a guardare oltre il proprio “dito” per sforzarsi di vedere insieme la “luna”.
Nel perseguimento degli obiettivi strategici riuscire ad andare oltre le necessità e le problematiche del momento consente di sviluppare una visione di più ampio respiro.
L’approccio olistico alla gestione aziendale aiuta infatti a superare la miopia strategica perché facilita la condivisione e la diffusione degli obiettivi di lungo periodo orientando le azioni quotidiane del team.
Il contributo dei sistemi informativi e dei sistemi di incentivazione
Per facilitare il passaggio da un modello organizzativo tradizionale verso un appproccio olistico alla gestione dell’azienda gli imprenditori possono contare su due strumenti molto potenti:
- i Sistemi Informativi
- i Sistemi di incentivazione.
Sistemi Informativi
I Sistemi Informativi ed i sistemi E.R.P. in particolare permettono di sviluppare una visione d’insieme ed una lingua comune che abilitano la diffusione della cultura organizzativa olistica in azienda.
Enterprise resource planning (letteralmente “pianificazione delle risorse d’impresa” è un software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità ecc.).
Fonte Wikipedia
L’implementazione di un ERP è tanto più efficace quanti più processi si riescono ad integrare e gestire in modo unitario, facendo convergere i dati aziendali su un unico repository centralizzato di informazioni strutturate.
In questi casi il valore ed i vantaggi dell’integrazione superano di gran lunga la specializzazione funzionale degli applicativi dipartimentali, molto diffusi nelle aziende con modelli organizzativi marcatamente divisionali.
Sistemi di Incentivazione
Anche i Sistemi di Incentivazione possono dare un grosso contributo alla visione organizzativa di tipo olistico perché permettono di allineare la condotta degli individui con gli obiettivi aziendali strategici.
Tra i principali sistemi di incentivazione possiamo citare i seguenti.
- Bonus e premi una tantum: sono i premi riconosciuti ai dipendenti per i risultati raggiunti.
- Premi di risultato: i così detti premi collettivi, spesso oggetto di accordo sindacale e legati al raggiungimento di obiettivi aziendali o di gruppo.
- Incentivi di breve/lungo termine: una tipologia di retribuzione variabile collegata agli obiettivi aziendali, di gruppo o individuali.
- Benefit: auto aziendale, pc portatile, cellulare, piuttosto che servizio sanitario convenzionato, palestre, asili.
- Ambiente di lavoro: politiche di sviluppo, percorsi di carriera, relazioni con responsabili e colleghi, clima aziendale, contenuto del lavoro (mansioni).
Fonte: https://www.risorseumane-hr.it/politiche-retributive-e-incentivazione/
Un sistema di incentivazione attentamente progettato ed in linea con le strategie di sviluppo aziendale può quindi aiutare a superare le problematiche della conflittualità, degli obiettivi divergenti e della miopia strategica attraverso il coinvolgimento delle persone, l’allineamento dei comportamenti dei singoli agli obiettivi aziendali e lo sviluppo di soluzioni creative a problematiche complesse.
Ottimo articolo
Grazie Angelo, è sempre un piacere leggere un buon apprezzamento.
La tua azienda come si colloca in questo panorama?