Spesso ti sarai chiesto se valga la pena affrontare un progetto di server consolidation, soprattutto se anche tu appartieni al contesto di una Piccola e Media Impresa italiana. La risposta ovviamente dipende da una serie di valutazioni di carattere economico e organizzativo che possono variare, in modo anche significativo, da un’azienda ad un’altra.
Nei prossimi paragrafi cercherò di mostrarti perché può essere conveniente affrontare un progetto di server consolidation. Per server consolidation intendiamo un progetto che mira alla riduzione del numero dei server presenti in azienda con l’obiettivo di semplificare la gestione e i backup, ottimizzare le risorse hardware, ridurre i consumi e limitare gli ingombri.
In questo post scoprirai alcuni benefici della server consolidation attraverso la presentazione di un progetto concreto che ho coordinato e gestito in prima persona.
L’azienda in questione, circa 19 milioni di fatturato e 45 dipendenti, operante nel settore alimentare, doveva rinnovare l’infrastruttura IT contestualmente al cambio del software gestionale. L’infrastruttura era cosi’ composta:
- Nr. 1 AS400 su cui girava il gestionale (RPG + client PC Webgate)
- Nr. 1 Fileserver Linux (Samba)
- Nr. 1 Server Windows su cui girava un software .NET per la gestione dell’etichettatura prodotti.
Mentre per l’AS400 era ormai attiva da anni una procedura strutturata di backup, i dati degli altri 2 server venivano replicati in modo discontinuo e in un paio di occasioni si era rischiata la perdita di un patrimonio informativo molto importante. Inoltre l’hardware su cui erano appoggiati i servizi di fileserver ed etichettatura prodotti doveva essere sostituito, trattandosi di macchine, come spesso accade, recuperate e adattate allo scopo.
Una volta esclusa l’ipotesi di esternalizzare la gestione dell’infrastruttura (per significativi problemi di connettivita’) eravamo arrivati al classico bivio decisionale: comperare 4 nuovi server, ciascuno configurato in base al servizio che avrebbe dovuto erogare oppure consolidare l’infrastruttura all’interno di un unico server, opportunamente dimensionato per ospitare le diverse macchine virtuali?
Dopo aver valutato le alternative in campo optammo per la soluzione di un unico server.
La nuova infrastruttura era cosi’ composta:
- Nr. 1 server fisico con 49 GB di Ram e sistema operativo Windows Server 2012 R2 (Ambiente Hyper-V).
- Nr. 1 Macchina Virtuale Windows Server 2012 R2 con funzione di primary domain controller e file server
- Nr. 1 Macchina Virtuale Windows Server 2012 R2 con a bordo il software Panthera ERP
- Nr. 1 Macchina Virtuale Windows Server 2012 R2 con a bordo il software Documenti.NET per la gestione dell’etichettatura prodotti.
- Nr. 1 Macchina Virtuale Windows Server 2012 R2 con a bordo il software per l’eCommerce e l’automazione della forza vendita
Benefici ottenuti
- A conti fatti il costo di acquisto di una macchina singola e’ risultato inferiore al costo di acquisto di 3 macchine separate.
- Abbiamo messo in atto una procedura di backup strutturata per le 4 Macchine virtuali molto più agevole rispetto al backup di 4 server fisici.
- Abbiamo potuto verificare che i tempi di ripristino delle macchine virtuali sono decisamente inferiori rispetto ai tempi di ripristino delle macchine fisiche.
- Il tempo dedicato alle attività di manutenzione ordinaria, anche grazie all’uniformazione dei sistemi operativi, si è ridotto in modo significativo.
- Abbiamo ottimizzati lo spazio della sala CED riducendo gli ingombri fisici, con un miglioramento generale del layout e dell’areazione del locale.
Se stai pensando anche tu ad un progetto di software consolidation forse puoi cominciare a valutare l’impatto di un simile progetto sulla tua organizzazione e i benefici che potresti ottenere concentrando l’erogazione dei servizi su un’unica macchina fisica.